Otto veli sottili di pasta matta racchiudono un cuore di verdure spontanee, ricotta di pecora e caprino fresco. Le uova, adagiate a crudo in piccole barchette, si sono rassodate dolcemente nel forno, mentre l’ultima sfoglia, gonfiata a fiato, ha lasciato in superficie quella piega accartocciata che solo una vera Pasqualina sa regalare.
160–180 g di pasta corta (tipo mezze maniche, fusilli o orecchiette)
250 g di ceci già cotti (ben scolati, ma con un po’ del loro brodo da parte)
1 peperone rosso o giallo
1 piccola cipolla rossa
1 spicchio d’aglio (facoltativo)
2 cucchiai di olio EVO Coratina
½ cucchiaino di paprika dolce o un pizzico di curcuma
Erbe aromatiche a piacere:
• Levistico tritato
• Origano
• Basilico fresco o timo limone
Sale e pepe q.b.
Cuoci la pasta in abbondante acqua leggermente salata.
Scolala al dente e tieni da parte un mestolo di acqua di cottura.
In una padella ampia, scalda l’olio EVO e fai soffriggere la cipolla affettata e l’aglio tritato (se usi) per 2 minuti.
Aggiungi i peperoni tagliati a dadini e fai saltare per 5–6 minuti, finché ammorbidiscono ma restano leggermente croccanti.
Unisci i ceci già cotti e ben scolati, mescola e spolvera con paprika o curcuma.
Aggiusta di sale, pepe ed erbe aromatiche tritate.
Aggiungi un cucchiaio del brodo dei ceci per mantecare.
Versa la pasta nella padella, aggiungi un po’ di acqua di cottura se serve
e mescola bene per amalgamare i sapori.
Spegni il fuoco, aggiungi un filo d’olio EVO Coratina a crudo
e le erbe fresche (basilico o timo limone) a piacere.
Puoi frullare un cucchiaio di ceci con un po’ di acqua di cottura
per una crema leggera che avvolge meglio la pasta.
Ottimo con una spolverata di pangrattato tostato se vuoi un tocco croccante.
Servi subito, oppure gustalo anche a temperatura ambiente.